Il blog di "Villa Lopez"

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Questo blog è il diario della piccola, tranquilla, meravigliosa vita di un piccolo bed and breakfast; andrò annotando sopratutto le mie ricette dei dolci e dei piatti tipici della cucina calabrese e poi Vi racconterò della storia, delle tradizioni, della musica e anche della letteratura, della splendida natura e della bellezza incantatrice di questo angolo di Calabria.

A tutti voi amici che mi regalate il piacere della vostra attenzione chiedo di lasciare, al vostro passaggio, un commento, i vostri suggerimenti.
Grazie e buona lettura.

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro" E. Jolley

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro"  E. Jolley
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martedì 10 giugno 2008

I Conservanti chimici


L'industria alimentare non potrebbe esistere senza i metodi di conservazione; naturali od artificiali che siano.
La necessità della conservazione degli alimenti e le sue problematiche rivestono oggi grande importanza per l'economia mondiale sotto il profilo economico e politico e purtroppo, anche se meno sicura, la conservazione con metodi chimici rappresenta per l'industria alimentare un'alternativa molto più economica rispetto alla conservazione con metodi naturali.
Non tutti i metodi di conservazione naturale però sono privi di rischi per la salute del nostro organismo; sistemi di conservazione come l'affumicamento o sostanze come i nitrati, che sono naturalmente presenti negli alimenti, possono essere molto dannosi per la nostra salute.

Al momento di acquistare un prodotto alimentare è buona norma leggere l'etichetta che, grazie a norme sempre più severe mirate ad una chiara informazione sulle origini ed i percorsi di lavorazione e conservazione del prodotto, ci consente di capire se quel tale prodotto può essere dannoso o meno per la nostra salute.
Che fare però quando ci troviamo davanti delle incomprensibili sigle piuttosto che chiare definizioni dei componenti? Il dubbio e la frustrazione ci assalgono e, molto spesso, cadiamo vittime di subdoli tranelli nascosti tra le "chiare informazioni" poichè le norme legislative lasciano alle aziende produttrici la facoltà di omettere o meno taluni componenti.
Altre volte poi, la logica ci suggerisce che determinati alimenti siano innocui dato che la loro conservazione non necessiterebbe di conservanti chimici. Dovrebbe essere così ma in realtà le cose vanno in modo diverso; confetture, marmellate, gelatine, gomme da masticare e molte bevande analcoliche sono prodotti che non anno bisogno di conservanti ma gli si aggiungono conservanti nocivi come l'Acido benzoico ed i suoi sali (E210, E211, E212, E213) da soli od unitamente all'acido sorbico ed ai PHB (tecnicamente: "esteri dell'Acido p-Idrossibenzoico", sotto le varie sigle E214, E215, E216, E217, E218, E219); tutte sigle che vanno ad indicare conservanti banditi od addirittura vietati in alcuni Paesi per il loro alto potenziale di tossicità e, per altro, aggiunti agli alimenti solo per prolungarne la conservazione oltre il periodo consentito dai soli metodi naturali con ovvi vantaggi economici per le aziende produttrici.
La motivazione, poi, dell'uso dei Nitriti e dei Nitrati nella produzione degli insaccati, che per la loro conservazione necessitano solo di conservanti naturali come il sale, il pepe od il peperoncino, le spezie od il fumo, è determinata solamente da un'ulteriore sicurezza per il produttore e dal vantaggio economico di avere sempre un prodotto di "colore" standard anche dopo mesi o dopo una conservazione non ottimale.
I Nitriti a contatto con gli acidi dello stomaco si trasformano in Acido Nitroso che legandosi alle ammine dà origine a composti cangerogeni; inoltre si legano all'emoglobina ossidandola con conseguente riduzione di trasporto di ossigeno ai tessuti; effetto, questo, particolarmente pericoloso per i neonati per i quali, infatti, è sconsigliata la somministrazione di verdure ricche di nitrati prima dell'ottavo mese di vita.
Una ricerca effettuata dall'AIRC (Ass. Italiana Ricerca sul Cancro) ha evidenziato come il consumo di Insaccati con Conservanti sia una delle cause accertate di cancro allo stomaco.

Per tentare di avere un quadro più o meno chiaro sui Conservanti Chimici che ci ritroviamo ogni giorno nel sacchetto della spesa vi propongo una lista, che ho cercato di semplificare per quanto possibile, con alcune delle sigle più frequenti, i nomi dei conservanti che ad esse corrispondono ed alcuni esempi di alimenti nei quali possono essere contenuti:


"E210" = Acido Benzoico
"E211, 217 = Benzoati e derivati (Caviale, conserve di pesce, bibite analcoliche)

"E220" = Anidride solforosa (Mosti d'uva, birra, marmellate, succhi di frutta,
"E221, 225" = Solfiti e Bisolfiti patate, prodotti dolciari)

"E250, 251, 252" = Nitriti (insaccati)

Troviamo, poi, alcuni conservanti che vengono definiti innocui per la nostra salute:

"E200" = Acido Sorbico (Margarina, grassi, oli, pancarrè, frutta secca,
"E201, 202, 203" = Sorbati maionese, preparati a base di frutta )

"E260" = Acido Acetico
"E261, 262, 263" = Acetati (Aceto, condimenti)

"E270" = Acido Lattico (Salse, gelatine, prodotti dolciari)

"E280" = Acido Propionico (Prodotti dolciari da forno)
"E281, 282" = Propionati (Superficie dei Formaggi)

"E290" = Anidride Carbonica (Acqua, bibite gassate, caramelle frizzanti, vini)

Altri Conservanti largamente usati nell'industria alimentare e che presentano un'elevata tossicità per il nostro organismo sono:

La Netamicina che troviamo sotto la sigla "E235"; è un antibiotico usato sulla superficie dei formaggi ed è causa di problemi intestinali;
I Derivati Fenolici ed il Tiabendazolo, con sigle "E230, E231, E232, E233", proibiti in alcuni Paesi e che vengono utilizzati sopratutto per trattare la superficie degli agrumi e delle banane;
I Derivati dell'Anidride Solforosa, con sigle "E220, E221, E222, E223, E224, E226, E227, E228", che risultano essere irritanti, possono sviluppare una tossicità acuta e cronica ed interagiscono con gli enzimi cellulari distruggendo alcune vitamine.

Chiaro come sia pressochè impossibile memorizzare tutte le sigle per controllare poi le etichette al momento dell'acquisto però possiamo farci un'idea di quello che consumiamo sulle nostre tavole e sui rischi ai quali il progresso economico ci sottopone.

6 commenti:

marcella candido cianchetti ha detto...

questo è da conservare e memorizzare x cercare l'avvelenamento quotidiano meno cruento buon fine settimana

Manolita ha detto...

Grazie cara,
è una lotta immane, lo so, ma almeno cerchiamo di difenderci per quanto possibile.
Buon fine settimana anche per te...

Sara B ha detto...

me lo segno! mille grazie: io cerco sempre di evitare certa roba che non conosco... sei stata utilissima!

Manolita ha detto...

Grazie a te; mi fà davvero piacere sapere che le informazioni ti siano state utili.
A presto....

Renata ha detto...

A te un plauso meritatissimo per il lavoro di ricerca e per aver proposto in modo utile ogni informazione a salvaguardia della salute.

Da copiare, ingrandire e tenere come poster "pro/menoria" in cucina.

In formato tascabile dentro un piccolo trasparente, da conservare - a portata di mano e di consultazione, IN BORSETTA.

Da battimano Zahxara, da battimano!

cibercuoca ha detto...

Zahxara, es fácil recordar:-) "no comprar nada que contenga números en sus componentes ", pero cómo hacerlo para no comprar es lo difícil, tenemos que cambiar uan gran cantidad de hábitos alimenticios, elaborar toda nuestras comidas y aún más, cultivarla, etc... Muy buen post , gracias. Besos



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