Benvenuti nel mio blog.
Ho iniziato questa mia nuova avventura spinta dalle insistenze della mia famiglia, in particolare da due miei "aficionados", dagli ospiti del mio bed&breakfast nonchè da tutti gli amici che subiscono, di buon grado, la mia passione per il thè dato che è sempre accompagnato da qualche nuova dolce esperienza culinaria.
Questo blog è il diario della piccola, tranquilla, meravigliosa vita di un piccolo bed and breakfast; vi andrò annotando sopratutto le mie ricette dei dolci e dei piatti tipici della cucina calabrese ed un poco della storia, delle tradizioni, della musica, della letteratura, della splendida natura e della bellezza incantatrice di questo angolo di Calabria.

A tutti voi amici che mi regalate il piacere della vostra attenzione chiedo di lasciare, al vostro passaggio, un commento, i vostri suggerimenti.
Grazie e buona lettura.

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro" E. Jolley

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro"  E. Jolley
Accomodatevi prego, se desiderate visitare il mio bed & breakfast


mercoledì 20 gennaio 2010

"Dolce come il Cioccolato"



"A tavola e nell'alcova
si invita una volta sola"



Vorrei parlarvi oggi di un libro davvero interessante letto qualche tempo fà e che ogni tanto mi piace riprendere per rileggerne qualche passo e qualche ....... inusuale ricetta.

"Dolce come il cioccolato", della scrittrice sudamericana Laura Esquivel, racconta con grazia ed allegria un'indimenticabile storia d'amore che vede sin dal loro primo incontro, poco più che adolescenti, i due protagonisti Pedro e Tita travolti da un sentimento più grande di loro.
Una storia attraversata da magia, sentimento, passione e cucina, quella della tradizione sudamericana, dolce e amara allo stesso tempo che si dipana tra fine Ottocento ed inizio Novecento in un Messico legato a culture e tradizioni secolari; una storia che nella tragedia riesce ad emozionare coinvolgendo perché riesce a rapire la fantasia di chi ci si accosta che si sente così partecipe al banchetto dell’esistenza di Tita, capace di creare delizie sopraffine e di renderle vive con la sua anima pura.
Purtroppo il loro matrimonio è impossibile a causa di un'assurda tradizione familiare, una tragica sorte che vuole Tita accanto alla madre sino alla fine dei suoi giorni terreni.

La ragazza nasce in mezzo al cibo, in cucina, spinta da lacrime che scendono come un torrente in piena;
vive così per la cucina e la cucina vive in lei.
Il cibo prende vita sotto le sue mani, diventa il veicolo di cui Tita si serve naturalmente per comunicare i sentimenti che si trasmettono inevitabilmente a chi si avvicina alle sue pietanze, ricettacoli dell’amore ricambiato di Pedro ma ahimé impossibile, del suo odio per una tradizione spietata, del dolore per il matrimonio del ragazzo con la sorella, della sua gioia quando l’uomo dei sogni la ricambia da vicino e allo stesso tempo da così lontano.


Il giorno è il momento che Tita preferisce perché nella cucina esprime se stessa, esprime ciò che la società in cui vive le vieta.
La notte, invece, quando il freddo del suo cuore gelato dal destino avverso prende il sopravvento, si avvolge in una coperta e continua a preparare nella speranza che l'amore possa un giorno essere talmente grande da riuscire infine a scaldarla.
Con le sue ricette riuscirà a condizionare il destino di chi le stà vicino. Il suo amore e sue sofferenze saranno vissuti da tutti coloro che si ciberanno dei suoi piatti prelibati, fino a quando gli eventi diverranno incontrollabili.

La scrittrice si serve delle ricette per introdurre i singoli episodi, in un libro che si presenta come un diario della memoria familiare e che ha la capacità di restituire al mondo reale un personaggio magnetico e sovrannaturale.


Laura Esquivel, nata a Citta del Messico nel 1950, è sposata con il regista Antonio Arau che dal suo primo romanzo ha tratto la sceneggiatura per il film "Come l'acqua per il cioccolato"
"Dolce come il cioccolato" ha venduto oltre quattro milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in trentatre lingue.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto il film più volte,tanto mi piace!Ma non avevo mai pensato al libro....grazie per il suggerimento!Domani vado a cercarlo. Ciao Claudia

Mcloud ha detto...

Ogni forma di "espressione" ha in sè un gran bisogno di manifestare e condividere amore. Sono curioso di leggerlo.
Un abbraccio

Manolita ha detto...

@ Claudia:
Grazie Claudia per la tua visita :-)
Io invece non ho visto il film.....grazie per il suggerimento :-) sono curiosa di vederlo.
Un caro saluto......


@ Maurizio:
Perfettamente in accordo con te......e direi, maggiore è la sofferenza più intensa sarà "l'espressione".
Un abbraccio.............

lucia ha detto...

...nel libro vengono spiegate le ricette???..io ho visto il film e vorrei farle tutte!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti il libro è bello ma non ho capito quale sia la morale ma la potreste dire? Grazie:)



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