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Ho iniziato questa mia nuova avventura spinta dalle insistenze della mia famiglia, in particolare da due miei "aficionados", dagli ospiti del mio bed&breakfast nonchè da tutti gli amici che subiscono, di buon grado, la mia passione per il thè dato che è sempre accompagnato da qualche nuova dolce esperienza culinaria.
Questo blog è il diario della piccola, tranquilla, meravigliosa vita di un piccolo bed and breakfast; vi andrò annotando sopratutto le mie ricette dei dolci e dei piatti tipici della cucina calabrese ed un poco della storia, delle tradizioni, della musica, della letteratura, della splendida natura e della bellezza incantatrice di questo angolo di Calabria.

A tutti voi amici che mi regalate il piacere della vostra attenzione chiedo di lasciare, al vostro passaggio, un commento, i vostri suggerimenti.
Grazie e buona lettura.

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro" E. Jolley

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro"  E. Jolley
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domenica 10 febbraio 2008

Il giorno della Calabria

Quando fù il giorno della Calabria, Dio si trovò in pugno 15.000 Kmq di argilla verde con riflessi viola........ Era teso in un vigore creativo, il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro.
Si mise all'opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawai, più bella della Costa Azzurra e degli Arcipelaghi giapponesi.
Diede alla Sila il pino, all'Aspromonte l'ulivo, a Reggio il bergamotto, allo Stretto il pescespada, a Scilla le sirene, a Chianalea le palafitte, a Bagnara i pergolati, a Palmi il fico, alla Pietrosa la rondine marina, a Gioia l'olio, a Cirò il vino, a Rosarno l'arancio, a Nicotera il ficodindia, a Pizzo il tonno, a Vibo il fiore, a Tiriolo le belle donne......... alle montagne il canto del pastore errante.......... alle spiagge la solitudine, all'onda il riflesso del sole...........
Poi distribuì i mesi e le stagioni per la Calabria: per l'inverno concesse il sole, per la primavera il sole, per l'estate il sole, per l'autunno il sole.
Volle il mare sempre viola, la rosa sbocciante a dicembre, il cielo terso, le campagne fertili, l'acqua abbondante, il clima mite, il profumo delle erbe inebriante.
Operate tutte queste cose nel presente e per il futuro, il signore fù preso da una dolce sonnolenza in cui entrava la compiacenza del Creatore verso il capolavoro raggiunto.
Del breve sonno divino approfittò il Diavolo per dare alla Calabria le calamità, le dominazioni, il terremoto.......... ad esse aggiunse il bisogno della giustizia, il bisogno della libertà, il bisogno del meglio. E a questo punto, il Diavolo si ritenne soddisfatto e tocco a lui prendere sonno mentre si svegliava il Signore.
Quando aperti gli occhi, potè abbracciare in tutta la sua vastità la rovina arrecata alla sua creatura prediletta, Dio scaraventò con un gesto di collera il Maligno nei profondi abissi del cielo. Poi, rasserenandosi, disse: Questi mali e questi bisogni sono ormai scatenati ma essi non impediranno alla Calabria di essere come io l'ho voluta. La sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto. "Utta a fa juornu c'à a notti è fatta".

Leonida Repaci
Scrittore e giornalista è nato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria , il 23 Aprile 1898. Si è dedicato alla narrativa con marcati interessi per i temi meridionali.

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