Ho ricevuto qualche giorno fa un piccolo prezioso regalo; delle fave fresche, tenere e appena raccolte nel piccolo orticello affacciato sul fiume, proprio dalla parte dove l'occhio abbraccia l'ultima striscia, a nordovest, della Piana degli Ulivi.
Da questo piccolo orto, cullati dal fruscio delle cime dei castagni appena mosse dal vento, le rovine del castello di San Giorgio lasciano indovinare la loro antica imponenza; a nord della "Piana" l'altipiano del Poro scivola dolce verso la montagna che scende adesso, a picco verso il mare.
Da quì non puoi vedere il fuoco dei tramonti sul Tirreno ma solo le ultime pennellate di rosa e oro ed il verdeargento degli ulivi lascia il passo al verde ora brillante ed ora cupo della montagna.
In quel piccolo orto la natura ti regala anche la sua pace.
Ingredienti:
- Kg 1/2 di Fave;
- 1 Cipolla di Tropea;
- 2 Pomodori pelati;
- gr 30/40 di Olio di oliva;
- gr 100 di Cotica di maiale;
- 1 cucchiaino di Peperoncino piccante;
- Sale qb;
- gr 200 di Crostini di Pane integrale o di mais.
Le cotiche di maiale fanno parte della ricetta tradizionale ma naturalmente potete tralasciare di metterle se desiderate un piatto più leggero di calorie; chiaro che anche il sapore risulterà diverso.
Togliete le fave dai baccelli, levate anche la pellicina che le ricopre e lavatele; in un tegame (preferibilmente di coccio, se ne possedete uno) versate l'olio di oliva e la cipolla affettata molto fine; ponete sul fuoco a fiamma moderata e lasciate imbiondire la cipolla senza soffriggere; unite adesso i pomodori pelati, tagliati a pezzetti e schiacciati un poco con una forchetta e fate rosolare, sempre a fuoco moderato, per qualche minuto; aggiungete adesso le cotiche ( bastano 5/6 quadratini di circa 4/5 cm di lato) e lasciate rosolare qualche altro minuto ancora; unite le fave, mescolate e lasciate che perdano un pò di volume per circa 8/10 minuti a fiamma bassa e coperte. Nel frattempo ponete sul fuoco un pentolino con acqua che aggiungerete alle fave in quantità sufficente giusto fino a coprirle; salate e lasciate cuocere adesso, a fiamma bassa aggiungendo se necessario ancora poca acqua, sempre calda, fino a cottura ultimata.
Spolverizzate con il peperoncino e servite accompagnando con i crostini di pane.
Piccoli consigli: Evitate di mescolare durante la cottura, sollevate piuttosto il tegame dal fuoco, di tanto in tanto, ed agitate leggermente;
Potete evitare di spolverizzare il peperoncino, se pensate che non tutti lo possano gradire, e presentarlo, a parte, in una piccola ciotolina così che ogniuno se ne possa servire a piacere.
Una piccola curiosità: pare che i greci non amassero molto le fave, infatti, ad esse erano legate delle superstizioni, avvalorate pare persino da Pitagora, secondo le quali dentro le fave si nascondevano le anime dei defunti.
Morte ormai le superstizioni, è interessante sapere che, tra i legumi, le fave risultano essere le meno caloriche e sono ricche di proteine, fibre, vitamine e sali minerali.
Mi dipiace davvero tanto ma non ho una foto dell'orticello e della splendida prospettiva di cui gode. Dovrete lasciar volare la fantasia.
10 commenti:
Bellísima questa ricetta, y qué bien describes el entorno, se me hace estar viendo lo que dices. Complimenti!
Besos y abrazos
ciao cara.. me la consigli questa ricetta? però me la faccio preparare da mia madre... l'unica cosa è che io non amo molto le fave.. se preparati in questo modo sono buoni, ti sommergerò di complimenti
E' arte la tua, riesci a passare dolcemente dalla poesia alla proda.
Dalle cotiche, agli infuocati tramonti.
Ma non dev'essere difficile quando poi il risultato è quello della teglia che contiene l'invitante cremosità delle fave fresche.
Te l'ho già detto che sai assere ammaliante.!
Ti offro un cestino de besitos, un sorriso, due Lindor e una affettuosa buenas noce my querida.
X Cibercuoca:
Gracias querida,
ese huerto tiene una "mirada" preciosa.
Un abrazo muy fuerte.
X Angela:
Ti confesso una cosa; io non ho mai mangiato fave in vita mia finchè non ho scoperto questa ricetta. Io, per una questione di gusti personali, non amo molto le cotiche anche se devo riconoscere che danno più gusto alle fave.
Spero che cucinate così piacciano anche a te ......
Fammi sapere. Un abbraccio.
X Renata:
Oh cielo; sto seriamente rischiando di morire....... non ho ancora capito se dal ridere o per la vergogna!!! Ti assicuro che non mi ero resa conto di aver combinato un simile matrimonio!
Mille besitos!
bellissima la descrizione paesagistica e gradita e molto la ricetta in siciliano si dice :favi favuzzi di diu= fave e piccole fave sono un dono di dio buona giornata
Tranquilla Zahxara ! I matrimoni meglio riusciti sono quelli che danno spazio al sorriso, al riso (non quello alla milanese) all'ironia, alla concretezza.
Se Rossana, mentre ascoltava le appassionate parole del suo Cirano, avesse avuto prurito da qualche parte .........Chissà !
buongiorno mia cara....eliminando le cotiche....qsto stasera sarà la mia cena!
spero tutto bene....
ti abbraccio
X Marcella:
Buon giorno anche a te, cara.
X Desaparecida:
Ciao bella!!
Si, anch'io, quando la cucino per me, tralascio le cotiche.
Il tuo piede sinistro?
Un beso.
Finalmente! Io sono qui.
Aunque no es la primera vez que paso por aquí.
Tu Villa encantadora, con el limonero y los geráneos: un patio andaluz...
Y tus recetas...Por cierto "fave" es "fabe" como las asturianas? Y por su puesto que me gustan tus sitios. El post sobre Calabría: muy interesante. Las personas suelen temer los desconocido (o mal conocido). Lo importante de un lugar son sus gentes y yo, por ejemplo, conozco sicilianos a los que adoro.
Un beso y hasta otra
Gracias José!
Agradezco tus aprecios y me hacen mucha ilusion tus palabras sobre mi ...patio andaluz...
Ya esta el Link a tu sitio sobre mis blogs.
Y aun gracias para el premio;
el lunes voy a poner el post.
A presto.....
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