Il blog di "Villa Lopez"

Benvenuti nel mio blog.

Questo blog è il diario della piccola, tranquilla, meravigliosa vita di un piccolo bed and breakfast; andrò annotando sopratutto le mie ricette dei dolci e dei piatti tipici della cucina calabrese e poi Vi racconterò della storia, delle tradizioni, della musica e anche della letteratura, della splendida natura e della bellezza incantatrice di questo angolo di Calabria.

A tutti voi amici che mi regalate il piacere della vostra attenzione chiedo di lasciare, al vostro passaggio, un commento, i vostri suggerimenti.
Grazie e buona lettura.

"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro" E. Jolley

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venerdì 12 settembre 2008

Marmellata di Pesche e Mandorle


Oggi parliamo di pesche; un frutto particolarmente ricco di promesse e molto versatile in cucina; sotto una buccia morbida e vellutata conserva una polpa dolce e profumata.
Ha le sue origini nella lontana Cina, dove è considerato simbolo d'immortalità, e giunse al seguito delle carovane sino in Persia dove fu "scoperta" dai Romani che ritennero fosse originaria di questo paese e così la chiamarono "prunus persica". Fù poi grazie ad Alessandro Magno che la pesca si diffuse in tutto il Mediterraneo ed arrivò a Roma nel I secolo dopo Cristo.

Possiede proprietà nutritive ed energetiche; una sola pesca contiene il 10%-12% di vitamina C rispetto al fabbisogno giornaliero del nostro organismo; è ricca in vitamine A, B1, B2, PP e contiene solo 28 calorie per 100gr; svolge un'azione dissetante, diuretica, e contribuisce a regolare le funzioni intestinali stimolando la secrezione dei succhi gastrici.

Viene consigliata a chi soffre di artrite e di gotta ed è inoltre molto utilizzata nella cosmesi perchè ha sulla pelle un'azione idratante, addolcente e leggermente esfoliante; la polpa è importante nella preparazione di creme, maschere rinfrescanti per il viso, oli da bagno e saponi; il suo succo per lozioni che attenuano le macchie cutanee.
Di questo frutto ricco di antiossidanti, sono stati attestati anche benefici effetti preventivi di disturbi cardiovascolari, dei tumori e del morbo di Alzheimer.


Prima di passare alla ricetta che oggi vi voglio proporre è giusto specificare che, tecnicamente parlando, con il termine marmellata si indicano solo le preparazioni realizzate con agrumi; si indicano invece con il termine "confettura" le conserve di tutte le altre qualità di frutta. Però chissà perchè continua a piacere la vecchia cara definizione di "marmellata"!

Para la queridisima amiga que tiene un corazon lleno de poesia.




Ingredienti:
· kg 1 di polpa di Pesca;
· gr 750 di Zucchero;
· gr 60 di Mandorle (già pelate);
· 2 Limoni;
· 1 bacca di Vaniglia;


Sterilizzate i vasetti che userete per conservare la confettura ed i tappi facendoli bollire in acqua per circa 30 minuti e lasciateli sgocciolare.

Lavate, sbucciate le pesche e tagliate la polpa in piccoli tocchetti; ponete la frutta in una pentola ed aggiungete lo zucchero. Tirate via a striscioline la buccia di un limone ed aggiungete alla polpa delle pesche ed allo zucchero insieme al succo dei due limoni ed alle mandorle; incidete la bacca di vaniglia nel senso della lunghezza, eliminate i semini, dividetela in 3 o 4 pezzi ed aggiungetela agli altri ingredienti. Ponete adesso a cuocere su fiamma moderata; portate ad ebollizione e lasciate cuocere, mescolando di continuo con un mestolo di legno, fino a che la confettura non raggiunge la giusta consistenza. Per verificare il grado di cottura potrete fare la classica “prova piattino”: fate cadere una goccia di confettura su un piattino leggermente inclinato; se scivola via con molta difficoltà vuol dire che la confettura ha raggiunto la giusta consistenza.
Invasate distribuendo i pezzi di bacca nei vasetti, tappate subito e capovolgete i vasetti.

Sul sistema di sterilizzazione esistono due scuole di pensiero:
La prima ritiene che si raggiunga una buona sterilizzazione lasciando raffreddare i vasetti capovolti, meglio se avvolti in uno scialle di lana.
La seconda suggerisce di lasciarli raffreddare, sempre capovolti, e poi sterilizzarli avvolgendoli uno per uno in dei canovacci di cotone e facendoli bollire in acqua per circa 25/30 minuti a fiamma moderata; lasciate raffreddare i vasetti prima di toglierli dall’acqua.


Qualsiasi sia il sistema di sterilizzazione che andrete ad utilizzare, una volta raffreddati i vasetti, etichettateli scrivendo non solo la frutta ma, naturalmente anche la data e conservate in luogo fresco ed al ripara dalla luce.

Se il procedimento di cottura e la sterilizzazione sono effettuati correttamente la confettura si può conservare anche per un anno.

Ps: vi assicuro che è ottima e profumatissima!

13 commenti:

@pepejavier ha detto...

Dulce como el sonido del italiano.
Sabroso como el cabrales con sidra.
Suave como la piel del melocotón.

Un beso.

Manolita ha detto...

Hola Jose Javier!
Que tal? Gracias por tanta poesia!
Que encanto!
El cabrales con sidra puede ser una alusion a mis Asturias? :-)
Un abrazo para ti desde esta asturiana en Calabria......Hasta pronto.

Ago ha detto...

Hola hola querida Zahxara!
Este dulce me parece deliciosisimo!
Me gustaria hacerlo...espero pronto!
Un besito desde ...una calabrese a quien le gusta muchisimo la cultura espanola y arabe!

Ago :-D

P.D.: Cuando puedes, pasate por mi blog, hay unos premios para ti :-)

Pane, burro e marmellata!

Manolita ha detto...

Hola Ago, mi querida amiga!
Gracias por tus aprecios y.... he entendido bien; tu es calabrese? En verdad? Ohh, quiero saber mas sobre de ti! Y te gusta la cultura espanola y la arabe? Perfecto, tenemos mucho de que hablar.
Unos premios para mi? Voy a tu blog a ver mis premios y por ahora solo te puedo decir gracias, gracias y aun gracias!
Besitos para ti y hasta pronto!

Unknown ha detto...

hai visto la mia marmellata?
Ciao gemellina

Unknown ha detto...

Ciao cara quando puoi passa da me c'è un regalo per te

Romano Scaramuzzino ha detto...

Molto interessante. Questa ricetta l'userò (almeno ci provo, non è difficile). Tra l'altro le mandorle contengono molto 'omega 3', che fanno veramente bene.

Ti farò sapere una volta fatta.

Ciao

Manolita ha detto...

Ciao Romano.
E' davvero facile da fare (ci vuole solo un poco di pazienza) e ti assicuro che oltre che buona è profumatissima.

Un abbraccio dalla Calabria ed a presto.........

marcella candido cianchetti ha detto...

è a dir poco goduriosa! ciao

Günther ha detto...

mandorle e pesche molto ma molto buona

Manolita ha detto...

Per Zagara:

Ciao cara.
Vista la tua marmellata! E' una delle mie preferite.
Per il resto, come vedi abbiamo già fatto tutto.
Besitos.........


Per Marcella:

Ciao cara,
si; goduriosa e profumata.
Un abbraccio.........


Per Gunther:

Buon giorno,
Si, davvero buona!
Provare per credere.....
Un abbraccio dalla Calabria......

andreas2008a ha detto...

Qualcuno un giorno ha detto "senza una dimensione utopica, l'effimero mi avvolge mi intrappola e mi insegna che la vita è solo questo: ciò che vedo e ciò che tocco.Nulla di più. E' ancora possibilie l'utopia?".La mia utopia è in ciò che sento e ciò che non sento e vorrei sentire... per esempio il sapore di questa confettura o marmellata che dir si voglia, anche se "nel mio cuore" occupa un posto privilegiato quella di fragola. Tuttavia, in questo periodo, prediligo il salato e a tal proposito ti chiederei, per esempio,:che ne dici di un buon primo piatto preferibilmente dai sapori forti?. More solito mi congedo nelle modalità a me, oramai, note: un suggerimento di lettura e qualche nota poetica (ricordo che sono versi dipendente).Consiglio, "Antigua,vita mia" di Marcela Serrano, mi ha evocato qualcosa di "familiare"la storia di una delle protagoniste, Violeta; mentre affido anche ai cuori inerti i versi che seguono "Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco;t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che nasce dalla terra. T'amo senza sapere come, né quando né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i miei occhi col mio sonno". Adesso facciamo un pò di prosa e rimettiamoci a Morfeo.

Manolita ha detto...

Buon giorno Andreas.
Abbiamo capito si, della tua tremenda dipendenza dai versi.
Non sono molto sicura se questa ricetta ti sia interessante o meno.

Grazie per la segnalazione di lettura; sempre ben gradite.
Per quanto riguarda Neruda & affini, forse un blog a prevalenza culinaria non è proprio il posto adatto dove parlarne. Potresti provare sull'altro mio blog che, tutto sommato, si interessa di più a prosa e poesia.
Grazie, come sempre, per il tuo contributo. A presto........



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